
APPIANO GENTILE - Arrivato al centro sportivo "Angelo Moratti" pe portare il suo saluto all'Inter 2009-2010, Massimo Moratti ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport 24 che andrà in onda sul canale 200. Queste le dichiarazioni integrali del Presidente nerazzurro. Presidente, con la partenza per gli Stati Uniti inizia la stagione dell'Inter. Che squadra si aspetta? "Mi sembrava giusto mantenere la struttura della squadra che da qualche anno sta vincendo in Italia. Ci ritroviamo dunque con una squadra che ha un anno in più di esperienza e con due giocatori in più di grande peso come Thiago Motta e Milito, che daranno un apporto importante alla squadra. Credo quindi che se l'anno scorso eravamo già forti, quest'anno lo saremo ancora di più".
Quella per Deco e Carvalho è una trattativa che si potrà sbloccare? "Non ho individuato personalmente questi obiettivi. Mi è stato detto che erano due quelli che c'erano. Poi, si sono ridotti gli altri e siamo rimasti concentrati su questi due, che sono sempre più difficili da raggiungere e diventano, nelle condizioni attuali, dei cattivi affari. Sono infatti giocatori che diventano di grandissima utilità se hanno un adeguato peso economico, altrimenti rischiano di essere degli acquisti sbagliati. Ci vuole quindi tempo e attenzione".
Mourinho ha detto che a livello internazionale ci sono delle squadre ancora più forti dell'Inter. Cosa ne pensa? "Questa la prendo un po' come una provocazione per poter arrivare all'acquisto dei giocatori che lui desidera. Non credo che siamo così distanti dalle altre squadre, tutt'altro, però credo anche nell'esperienza dell'allenatore che mette in campo i giocatori e ha la necessità di capire qual è il tipo di giocatore di cui lui necessita di più. Da questo punto di vista lo seguo. Non ci sarà bisogno di miracoli, come non è stato un miracolo la vittoria dell'anno scorso, e quindi credo che non sarà difficile, né miracoloso, fare meglio dell'anno scorso in Coppa dei Campioni. Tutti partono per vincere, ma con molta attenzione a non fare errori. E sarà importante non farli".
Mettiamo la Champions League in testa ai pensieri del Presidente Moratti? "Sì. Credo sia alla nostra portata e quindi non voglio alibi".
Il Real Madrid le fa paura? "È l'unica squadra che ha fatto grandi acquisti, ha preso i due giocatori più richiesti (ndr.: Kakà e Ronaldo). In più, ha preso Benzema e ha ancora una spinta costante a rinforzarsi grazie al grande tifo e alla grande generosità del suo presidente. Suscita una grandissima curiosità, quella di vedere questi giocatori insieme. Vedremo se sapranno carburare subito. Da avversario spero di no, ma come amante del calcio spero di divertirmi".
Pavel Nedved all'Inter, era un'idea concreta? "Nedved ha un carattere fortissimo, una grande professionalità e quindi sarebbe stato utile anche quest'anno, all'Inter o in qualsiasi squadra avesse giocato. Gli auguro di aver fatto la scelta giusta e ritengo che sarebbe stato un giocatore utile perché il suo carattere e la sua professionalità gli avrebbero consentito di fare bene per un altro anno ancora".
Quella per Deco e Carvalho è una trattativa che si potrà sbloccare? "Non ho individuato personalmente questi obiettivi. Mi è stato detto che erano due quelli che c'erano. Poi, si sono ridotti gli altri e siamo rimasti concentrati su questi due, che sono sempre più difficili da raggiungere e diventano, nelle condizioni attuali, dei cattivi affari. Sono infatti giocatori che diventano di grandissima utilità se hanno un adeguato peso economico, altrimenti rischiano di essere degli acquisti sbagliati. Ci vuole quindi tempo e attenzione".
Mourinho ha detto che a livello internazionale ci sono delle squadre ancora più forti dell'Inter. Cosa ne pensa? "Questa la prendo un po' come una provocazione per poter arrivare all'acquisto dei giocatori che lui desidera. Non credo che siamo così distanti dalle altre squadre, tutt'altro, però credo anche nell'esperienza dell'allenatore che mette in campo i giocatori e ha la necessità di capire qual è il tipo di giocatore di cui lui necessita di più. Da questo punto di vista lo seguo. Non ci sarà bisogno di miracoli, come non è stato un miracolo la vittoria dell'anno scorso, e quindi credo che non sarà difficile, né miracoloso, fare meglio dell'anno scorso in Coppa dei Campioni. Tutti partono per vincere, ma con molta attenzione a non fare errori. E sarà importante non farli".
Mettiamo la Champions League in testa ai pensieri del Presidente Moratti? "Sì. Credo sia alla nostra portata e quindi non voglio alibi".
Il Real Madrid le fa paura? "È l'unica squadra che ha fatto grandi acquisti, ha preso i due giocatori più richiesti (ndr.: Kakà e Ronaldo). In più, ha preso Benzema e ha ancora una spinta costante a rinforzarsi grazie al grande tifo e alla grande generosità del suo presidente. Suscita una grandissima curiosità, quella di vedere questi giocatori insieme. Vedremo se sapranno carburare subito. Da avversario spero di no, ma come amante del calcio spero di divertirmi".
Pavel Nedved all'Inter, era un'idea concreta? "Nedved ha un carattere fortissimo, una grande professionalità e quindi sarebbe stato utile anche quest'anno, all'Inter o in qualsiasi squadra avesse giocato. Gli auguro di aver fatto la scelta giusta e ritengo che sarebbe stato un giocatore utile perché il suo carattere e la sua professionalità gli avrebbero consentito di fare bene per un altro anno ancora".
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